Avola due dicembre

Autore: Canzoniere di Rimini             Anno: 1969 

 Due dicembre, giorno bianco per la gente in ufficio e che si vede passare solite carte e fatture.

Due dicembre, giorno bianco per mia madre in cucina, che cantando prepara il pranzo e la cena.

Due dicembre, giorno nero per la gente che è stanca e che scende nelle strade perché vuole un po’ di pane.

Due dicembre, giorno nero, da finire al cimitero, da finirci, assassinati da quei servi mal pagati.

 Ma si sa, si sa che, ma si sa, si sa che loro vengon coi fucili, loro vengono coi mitra, loro vengono in cento, mai che siano da soli. Loro vengon coi fucili, loro vengono coi mitra, loro vengono in cento, mai che siano da soli.

 Due dicembre, giorno bianco per mio padre, che è sereno: oramai è assicurato, ogni mese paga lo Stato.

Due dicembre, giorno bianco per la gente che è tranquilla e che approva con la testa quello che scrive la stampa.

Due dicembre, giorno nero per chi cerca una risposta, per chi agisce e più non parla e si difende come può.

Due dicembre, giorno nero per chi chiede un aumento e la risposta è solo una, la risposta è di violenza.

Due dicembre, giorno nero, da finire al cimitero...

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