Inno individualista

Autore: Sconosciuto                                    Anno  1900

Pria di morir sul fango della via, imiteremo Bresci e Ravachol; chi stende a te la mano, o borghesia, è un uomo indegno di guardare il sol.

Le macchine stridenti dilaniano i pezzenti
e pallide e piangenti stan le spose ognor,
restano i campi incolti e i minator sepolti
e gli operai travolti da omicidio ognor.

E a chi non soccombe si schiudan le tombe,
s'apprestin le bombe, s'affili il pugnal.
È l'azione l'ideal!

Francia all'erta, sulla ghigliottina,
tronca il capo a chi punirla vuoI;
Spagna vi1 garrotta ed assassina; fucila Italia chi tremar non suoi,

In America impiccati, in Africa sgozzati in Spagna tortùrati a Montjuich ognor; ma la razza trista del signor teppista l'indivìduaiista sa colpire ancor.

E a chi non soccombe si schiudan le tombe,,.

Finché siam gregge, è giusto che ci sia crìcca social per leggi decretar; finché non splende il sol dell'anarchia vedremo sempre il popol trucidar.

Sbirri, inorridite, se la dinamite voi scrosciare udite contro l'oppressor; abbiamo contro tutti, sbirri e farabutti, e uno contro tutti noi li sperderem.

E a chi non soccombe si schiudan le tombe,.

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