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        Autore: P.
        Ciarchi, Ivan Della Mea Anno  1969 
         
        Piccolo
        uomo, oggi è la tua festa/ e la tua donna è pronta per l'amore;/ tuo
        figlio è in piazza, grida la protesta/ per il Vietnam; " Ma è così
        lontano!",/ tu pensi e ridi e poi scuoti la testa/ e cerchi il seno
        caldo con la mano. 
        Piccolo uomo oggi è lunedì/ - com'era caldo il seno nella mano!
        -./Compra il giornale: "Ieri quattro negri/ negli USA son stati
        massacrati"./ Ma che t'importa? Leggi i risultati:/ l'Inter ha
        vinto allora stiamo allegri. 
        Dì, come va, piccolo uomo?/ Tu mi rispondi che non va male./ Bene,
        amico, buon anno nuovo/ e buone feste e buon Natale! 
        Piccolo uomo oggi è martedì/   - com'era caldo il seno nella
        mano! -./ Tuo figlio Piero torna dalla scuola./ "Com'è
        andata?". "Be', tutto normale…/ papà, hai letto le stragi
        in Angola?"./ "Io lavoro, tu pensa a studiare". 
        Piccolo uomo oggi è mercoledì/  - com'era caldo il seno nella
        mano! -./ Sei stanco, corri a casa come il vento;/ ecco la radio:
        "Frana ad Agrigento, case distrutte, morti e senza tetto"./
        Spegni la radio, spegni e corri a letto. 
        Dì, come va, piccolo uomo?/ Tu mi rispondi che non va male./ Bene,
        amico, buon anno nuovo/ e buone feste e buon Natale! 
        Piccolo uomo oggi è giovedì/  - com'era caldo il seno nella mano!
        -./ La tua strada è piena di operai:/ "Oggi si lotta, evviva il
        sindacato!"./ Ti gridano crumiro, e perché mai?/ Non ti riguarda,
        tu sei un impiegato. 
        Piccolo uomo oggi è venerdì/ - com'era caldo il seno nella mano! -./
        In tasca hai l'assegno del padrone:/ "Lei è fedele, non ha
        scioperato";/ e tu sei fiero e mandi un bel maglione/ a qualche
        fiorentino alluvionato. 
        Dì, come va, piccolo uomo?/ Tu mi rispondi che non va male./ Bene,
        amico, buon anno nuovo/ e buone feste e buon Natale! 
        Piccolo uomo, è sabato vigilia/  - com'era caldo il seno nella
        mano! -./ Stamane tu lavori quattro ore;/ a mezzogiorno stop: pace e
        famiglia./ Scende la sera, TV, primo canale:/ "Accendi, Piero, c'è
        "Scala Reale!". 
        Piccolo uomo; è ancora la mia festa/ e la mia donna ancora chiede
        amore,/ mio figlio Piero ancora fa protesta/ per il Vietnam, ancora ben
        lontano;/ io rido ancora e poi scuoto la testa/ e ancora cerco il seno
        con la mano… 
        Dì, come va, piccolo uomo?/ Io mi rispondo che non va male./ Così
        comincia quest'anno nuovo,/ per noi c'è sempre un bel carnevale. 
        
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